CPU Chart: la guida ai processori

Il debutto di nuovi processori è diventata una vera e propria costante nell’agguerrito ed estremamente competitivo mercato dei PC. Intel e AMD presentano abitualmente nuove versioni di processore, andando a coprire tutti i segmenti di mercato. Se sono le cpu di più elevata potenza quelle che abitualmente catturano l’attenzione degli utenti più appassionati, non bisogna dimenticare che sono tipicamente le soluzioni entry level e quelle di fascia media che vengono acquistate dalla maggior parte degli utenti, in quanto maggiormente accessibili.

Di fronte al gran numero di processori e di versioni che vengono rilasciate ogni anno dai produttori, si rimane disorientati: molti sono i parametri che vanno ad identificare un processore, alcuni dei quali direttamente legati alla scheda madre e al chipset ad esso abbinati. Obiettivo di questo articolo è quello di fornire un’analisi sintetica delle caratteristiche di tutte le principali cpu AMD e Intel, sviluppate per essere utilizzate in sistemi desktop, notebook e workstation-server.

Di seguito sono elencati i principali parametri identificativi di un processore:

  • Clock effettivo: è la frequenza di clock alla quale opera il processore. Se in passato questo parametro era indicativo delle prestazioni velocistiche di un processore, quest’oggi assume significato solo se utilizzato come metro di confronto tra processori basati sulla stessa architettura.
  • Moltiplicatore di frequenza: è il valore per il quale la frequenza di bus viene moltiplicata, così da ottenere la frequenza di clock finale del processore. In genere il moltiplicatore di frequenza è bloccato nei processori Intel, fatta eccezione per le cpu Pentium Extreme Edition; le cpu Athlon 64 hanno moltiplicatore sbloccato, o facilmente selezionabile da sistema operativo utilizzando appositi software di tweaking.
  • Frequenza di bus: indica la frequenza alla quale opera il bus di sistema; in genere viene indicata quella effettiva, data moltiplicando la frequenza nominale per le architetture del bus. Ad esempio, le cpu Intel Pentium 4 con bus Quad Pumped a 800 MHz hanno frequenza di bus di 200 MHz, indicata poi come 800 MHz in quanto il bus opera, come il nome stesso suggerisce, con 4 fronti di clock contemporaneamente.
  • Core: unità operativa vera e propria di un processore. Ha sempre un nome in codice, scelto dal produttore per indicare quella particolare cpu.
  • Cache L1: quantitativo di cache di primo livello, su tutti i processori integrata all’interno del Core. E’ in genere distinta in due porzioni, rispettivamente per dati e istruzioni.
  • Cache L2: quantitativo di cache di secondo livello, integrata anch’essa nel Core del processore.
  • Cache L3: se disponibile, indica il quantitativo di cache di terzo livello integrata nel processore.
  • Controller memoria: se integrato nel processore, viene indicato che tipo di memoria supporta e in che configurazione. Se viene riportato come esterno, implica che è montato nel chipset della scheda madre e quindi indipendente dal processore utilizzato.
  • 64bit: indica, se disponibile, il supporto al codice a 64bit, nella forma del set di istruzioni X86-64 per le cpu AMD e alla tecnologia EM64T per quelle Intel.
  • NXbit: supporto alla funzionalità NXbit, che preserva il sistema dall’esecuzione di codice potenzialmente dannoso per il sistema (virus e simili).
  • Socket: indica il tipo di Socket utilizzato per connettere il processore alla scheda madre.
  • Micron: indica il processo produttivo adottato per la costruzione del processore. Il Micron è l’unità di misura adottata (10-6 metri).
  • HT: per i processori Intel, indica il supporto alla tecnologia HyperThreading, che permette al sistema operativo di vedere il processore fisico come formato da due cpu logiche.

Sia Intel che AMD hanno scelto di non indicare più il nome dei propri processori inserendo la frequenza di clock; se AMD è stata la prima a seguire la strada del model number, cifra che indica le prestazioni relative di un processore in funzione di un’altra architettura AMD operante ad una specifica frequenza di clock, Intel ha introdotto nel mese di Marzo 2004 il proprio processor number. In questo caso la cifra è indipendente da qualsiasi riferimento alle sole prestazioni velocistiche confrontate con quelle di altri processori; ad un numero più alto corrispondono superiori funzionalità in un processore, in termini sia di prestazioni velocistiche, che di features dell’architettura e di risparmio energetico